
Lo Smart-working, o lavoro “agile” è “una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzato dall’assenza di vincoli orari o spaziali e un’organizzazione per fasi, cicli e obiettivi, stabilita mediante accordo tra dipendente e datore di lavoro; una modalità che aiuta il lavoratore a conciliare i tempi di vita e lavoro e, al contempo, favorire la crescita della sua produttività”.
Nell’ambito delle misure adottate dal Governo per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 (coronavirus), il Ministro della PA Fabiana Dadone ha emanato una circolare in cui si passa dalla sperimentazione all’obbligo, a seguito delle misure scritte nel primo decreto Coronavirus, il Dl 9/2020.
Gli enti pubblici che hanno dismesso i propri datacenter per migrare il loro sistema informatico sul cloud “Teseo” hanno la possibilità di attivare questa modalità di lavoro in tempi immediati garantendo tutte le misure minime di sicurezza ICT previste per la PA in quanto la postazione di lavoro dell’utente è totalmente virtuale.
L’utilizzo di postazioni di lavoro domestiche porta spesso con se numerosi rischi per l’accesso ai sistemi informatici da postazioni “non certificate” e non sottoposte alle misure di sicurezza necessarie. Con Teseo ciò non accade, perchè a seguito dell’attivazione di una VPN ogni utente può collegarsi attraverso il proprio PC o notebook domestico alla postazione di lavoro virtuale in totale sicurezza informatica.
Ricordiamo che Teseo è la punta di diamante del settore informatico di Secoval: nel 2017 fu premiato al Forum Nazionale della Pubblica Amministrazione a Roma